
Sacchetti di plastica nei reparti ortofrutta: stop in Francia
Il Parlamento francese ha approvato in via definitiva la nuova legge sulla transizione energetica voluta dal ministro dell’Ambiente e dell’energia Ségolène Royal, che contiene anche un capitolo dedicato alle misure sul contenimento dei consumi di sacchetti monouso in plastica, adeguandosi così all’orientamento espresso di recente dal Parlamento europeo.
La nuova legge introduce, a partire dal 1 gennaio 2017, il divieto alla vendita di sacchetti monouso leggeri in plastica per il confezionamento di frutta e verdura, ad esclusione di quelli biodegradabili e compostabili, che dovranno esserlo oltre che negli impianti dedicati anche nei sistemi di compostaggio domestico (HOME COMPOST) . Il contenuto minimo di prodotto biobased, ovvero la quantità di materiale proveniente da fonti rinnovabili che deve possedere il compound, è stato definito mediante specifici decreti e sarà progressivamente aumentato nel tempo.
Analogamente, dovranno essere in materiale per compostaggio domestico anche gli involucri (film e buste) per la spedizione postale di riviste e giornali. Sembrano scampate al divieto, rispetto alla versione originale del provvedimento, le stoviglie monouso in plastica, mentre per gli shopper, dal 1 gennaio 2017, saranno ammessi solo quelli di maggior spessore e riutilizzabili, secondo criteri ancora da stabilire, senza un trattamento di favore per quelli in bioplastica.
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